Arrivammo nel tardo pomeriggio a Doğubeyazit, laggiù all’estremo est della Turchia, al confine con l’Iran. Tante sensazioni diverse provocate da differenti scenari: il mitico Monte Ararat sullo sfondo, i campi di grano che vengono mietuti a mano con il solo ausilio di una falce, cavalli che corrono liberi e check point militari ogni trenta chilometri. La parte curda della Turchia è una zona difficile ma mi fanno una grande tenerezza questi giovanissimi soldati, armati fino ai denti che sotto un sole infuocato hanno una grande voglia di scambiare qualche parola con i rari viaggiatori che passano da qui. Eravamo stanchi e il palazzo di Ishak Pasha* lo guardammo da lontano stagliarsi contro il cielo terso; per la visita ci sarebbe stato tempo il giorno seguente.
Ci fermammo nel primo campeggio che incontrammo e venimmo accolti da un festante popolo curdo che non sembrava aspettare altri che noi. I bambini ci giravano intorno curiosi invitando subito le mie nipotine ad unirsi ai loro giochi; gli adulti, che parlavano un po’ d’inglese, sulle prime erano un po’ più timidi ma appena rivolgemmo loro un semplice sorriso cominciarono con mille domande: come ti chiami, da dove vieni, che lavoro fai, è la prima volta che vieni in Turchia. Poi proseguirono raccontandoci di loro: una ragazza dal bel viso con i capelli coperti dal velo mi disse di essere una studentessa universitaria alla Facoltà di Medicina a Trabzon, mi ha raccontato di quanto fosse bella quella città e che avrei dovuto assolutamente vederla….magari la prossima volta, rispondo io. Perché sicuramente tornerò.
All’improvviso si è alzato un forte vento che non ci ha permesso di preparare la cena e, con mia grande gioia, abbiamo deciso di cenare nel piccolo ristorantino del camping dove, pare che qui funzioni così, la carne si ordina a chili!
E lì, seduti per terra, con una bimba troppo incuriosita per allontanarsi dal nostro tavolo ed ammirando le donne curde nei loro abiti dai colori vivaci, abbiamo mangiato una montagna di meravigliose Kofte, le tipiche polpette di manzo cotte alla brace.
Kofte
Ingredienti: 500 gr carne di manzo tritata non troppo magra, 1 cipolla, spezie: cumino, peperoncino, paprika, coriandolo,menta, timo,pepe nero, cannella, sale.
Preparate prima la miscela di spezie per testare le quantità che più gradite. Mescolate poi tutti gli ingredienti, tritando prima la cipolla e formate delle polpettine ovoidali.
Potete cuocerle sul barbecue, su una piastra in ghisa oppure al forno.
Accompagnate con cipolla affettata sottilmente, insalata, pomodori e una salsa di yogurt con semi di cumino. Sono deliziose sia calde che a temperatura ambiente.
* Castello risalente al periodo Ottomano costruito dall’emiro curdo Ishak Pasha. Il suo sogno era quello di costruire un palazzo da Mille e una Notte potendo, così, competere con i più grandi sultani della sua Epoca. E’ situato in un luogo incantato ed è così elegantemente decorato che merita percorrere tutta quella strada per visitarlo.
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